Non sono più giovane, pesco da moltissimi anni senza essere mai incorso in pericoli particolari, eppure giorni fa mi è accaduto un fatto che mi ha ulteriormente fatto riflettere su quanto bisogna essere sempre vigili nel nostro sport.
Durante un immersione sul grotto a circa 16 metri di profondità arpiono un bel sarago e vista la natura del fondale mi si pianta l'asta. Dato che avevo ancora apnea mi attardo a disincastrarla. Quando la libero e mi spingo per risalire una pinna urta casualmente in un punto del grotto e mi si sfila improvvisamente. Riflettendoci poi con calma ciò è stato favorito dal fatto che indossavo un calzarino da 2mm che mi rendeva la calzata un po' larga e con la pressione il calzarino si è ulteriormente ridotto (sono anni che indosso quei calzarini d'estate!). La casualità ha fatto il resto.
In poche parole mi sono ritrovato in profondità a dover risalire con una pinna sola! Mi sono discretamente cagato sotto.
Fortunatamente non ero al limite dell'apnea, non ero al limite delle mie quote e sono riuscito a risalire ugualmente (non ho neanche avuto la necessità di sganciare i piombi).
Ciononostante un'esperienza spiacevole che poteva anche concludersi male se non fossi stato in sicurezza e che fa riflettere che come sempre nella vita esiste l'imponderabile e l'imprevedibile e che quando sei sott'acqua a molti metri l'imponderabile e l'imprevedibile hanno una portata molto diversa rispetto a quando hai i piedi per terra.