Immagini di un paio di pescate fatte con il Mega Saber.
Trovo questo segmento fantastico, ha un gran brandeggio nonostante la lunghezza, ma soprattutto una gran stabilità nel tiro (l’orata è stata colpita dalla superficie, il tipo di tiro per me più difficile con un angolo ben poco favorevole per gestire il rinculo, ma ciononostante è stata passata chirurgicamente da branchia a branchia).
Lo si brandeggia bene anche nell’agguato profondo senza problemi, prova ne è stato il secondo saragone catturato tra alcuni massoni granitici e l’unica cosa per me curiosa quando torno ad utilizzare il Saber100, segmento un po’ più adatto per quella tecnica, e che mi sembra poi di avere in mano un “fuciletto”, cosa tutt’altro che reale visto la massa del 100, ma la massa del Mega è tale che il passaggio al segmento inferiore fa una strana sensazione.
Ovviamente la soddisfazione maggiore me l’ha data sul dentice.
Tardo pomeriggio, sole alle spalle, tuffo con destinazione il limite del termoclino, terminata la prima fase pinneggiata inizio la fase di caduta e a metà tragitto inizio una rotazione del corpo per controllare il circondario e capire se la discesa ha destato l’attenzione o impaurito qualche pesce interessante. Già a metà discesa noto due grosse code che si allontanano mollemente, decido di virare leggermente allontanandomi dalla loro posizione e cercare riparo dietro un masso però non sufficiente a fornire completo riparo, strategia di allontanamento/fuga che spero li incuriosisca e non li spaventi prima di dare inizio alla seconda parte della strategia. Giunto dietro al masso, vedo ad oltre una decida di metri due bei dentici che volteggiano abbastanza tranquilli, è il momento di cercare di stuzzicarli, per cui inizio pian piano a arretrare dietro il masso, ma tenendoli sempre d’occhio con il Mega nascosto e più mi nascondo alla loro vista e più si avvicinano. Passano ancora pochi secondi che iniziano a puntarmi decisi, sono fortunatamente, ancora tranquilli, non hanno ancora capito cosa sia quello strano oggetto che produce vibrazioni curiose dietro quella roccia e vengono dritti dritti. Potrei rischiare un tiro frontale, ma sono fiducioso che vireranno a 2-3 mt da me per mettermi ben a fuoco con i loro occhietti cattivelli. Il film che nella testa mi si era balenato si materializza, i dentici virano ed il più vicino è ormai a poco meno di 3mt dalla punta del Mega, la fucilata parte una frazione dopo che il pesce inizia la rotazione di allontanamento con tutta la potenza di cui è capace e per cui è stato progettato, pesce colpito in pieno centro corpo con asta che esce all’altezza della pinna laterale opposta, pesce trapassato come burro in diagonale e mandato in sagola. Memore degli altrui racconti in cui grossi dentici se non si intanavano scatenavano un putiferio fino a lacerarsi completamente pur di liberarsi, (se dovesse anche intanarsi oltre sarebbe poi un recupero con un tuffo decisamente impegnativo) decido subito di non permettergli di fare il comodo suo e comincio la risalita filando il mulinello tenendo il dyneema in mano e tentare di staccarlo subito dal fondo, ma l’asta andata oltre il pesce si è purtroppo incastrata. Giunto ormai in superficie, sento il pesce dibattersi sul fondo senza vederlo, l’asta incastrata non lo fa muovere, ma non riesce a fare gran forza perchè in sagola, devo preparare un nuovo tuffo per andare a recuperarlo, ma almeno non ha potuto andare più fondo. Passano i minuti del recupero in superficie con il dyneema teso in mano, il tuffo precedente non è stato molto lungo, ma la risalita frenata dal controllo del dyneema, mi ha fatto bruciare aria in maniera davvero notevole per cui ho bisogno di un recupero non breve, senza contare che non so esattamente se laggiù troverò un groviglio di monofilo/dyneema o meno. Sono quasi pronto per andar giù che sento il dyneema perdere un po’ di tensione ed iniziare a venir su, passano ancora pochi secondi (di timore) prima di intravedere la sagoma del dentice, ma poi lo salpo in superficie ormai vinto. Non oppone più alcuna resistenza, ne termino le sofferenze e ne posso finalmente ammirare la lucente livrea azzurro argenteo….è il predatore che questo Mega attendeva!
E come diceva qualcuno: "Adoro i piani ben riusciti"!
Anche se il tiro sul dentice non è stato effettuato a grande distanza non è solo la gittata che a parer mio va cercata per questo tipo di prede…cosa sarebbe successo se fosse rimasto sull’asta invece che in sagola?
Grande Mega Saber!
ps: l’unico inconveniente del Mega è che bisogna stare attenti a cosa c’è dietro il pesce…un bel saragone “testanera” se n’è andato con un bel piercing sulla gobba dopo che l’asta lo aveva bucato, ma poi è rimbalzata!