Come già annunciato, terminate le pale asimmetriche a magazzino, smetto la vendita di questo prodotto, lascio spazio alla concorrenza!

Giorgio ne ho trovate un paio identiche alle std solo più larghe di 2 cm ma lunghe uguali sono marcate galasub,mi sembrano più rigide cmq ..le proverò

Allora devo ritenermi fortunato ad averne acquistato una coppia l'anno scorso.....ma perché questa decisione Giorgio?

Si sarà stufato di avere a che fare con clienti incompetenti e concorrenti furbastri...

E' come ha intuito Luca!

Oltre ai clienti che rompono le pale (con una elle) e le vogliono sostituite in garanzia c'è il problema dei fornitori che seguendo i miei consigli acquisiscono un know how e poi diventano concorrenti. Insomma insegno al fornitore come fare pale efficienti che successivamente le produce per conto suo e le vende magari a metà prezzo. Ma tutto il lavoro di studio e di ricerca non lo paga ed io sulle pale delle pinne ho lavorato per vent'anni!

I fucili almeno li faccio con le mie mani pur partendo da un semilavorato disegnato da me e non trasferisco conoscenze a nessuno (tranne quelli che copiano, ma per fortuna si stanno buttando tutti sui roller).

Confermo quanto detto da Giorgio, ho provato in inverno una pala fatta da un terzista che lavora per note ditte, venduta ad un mio allievo con il quale si è vantato di lavorare per X, Y, di aver lavorato per Giorgio,(come si vede, se erano pale scadenti, se ne guardava bene dal dirlo, ma...!), e di fatto la pala sembrava una prof come risposta. Per fortuna la mia scorta è fatta di : 2 paia di slot a goccia prototipo,(quelle che Giorgio aveva venduto via sito, nate da un difetto, ma emerse come capolavoro, infatti dopo la prova in acqua ne ho ordinato un altro paio e sono ancora nella custodia grigia, intonse!), 1 paio di Prof, 1 paio di slot prof. Ogni tanto vedo qualcuno che mette le feritoie e penso a quando lo ha fatto Giorgio e dicevano, "...non serve a nulla..."! La storia si ripete, ma il tempo rende giustizia!!

C'è un po di rimpianto per aver gettato a mare venti anni di ricerca e di studi sfruttando la mia specializzazione in <fluidodinamica> (è ovvio che per gli <ignoranti del nostro settore> anche questa specializzazione non serve a nulla).
Se ripercorro le mie realizzazioni abbandonate: prima la muta a spessore differenziato, poi i video, successivamente la Sadomaso fast, ora le pale asimmetriche mi devo consolare pensando che forse nel futuro qualcuno riprenderà le mie invenzioni per svilupparle come avrei voluto fare io. Ho l'impressione di essere snobbato nel nostro ambiente anche perché le mie idee sono molto avanti rispetto ai tempi del mercato attuale e per questo risulto incompreso.

La scelta tuttavia non mi deprime: sto andando avanti su altre idee e soluzioni che vedrete prossimamente (per la gioia delle aziende che
contano sulle imitazioni per <campare>).
I prodotti abbandonati erano <problematici> per una serie di ragioni che ho già spiegato, ma la mia creatività è ancora fertile ... soprattutto perché sono sempre in acqua!

non ho capito se sono finite e non ne venderai piu' o se è finita la produzione ma hai ancora magazzino nel caso mi prenoterei per un paio di prof
ciao giorgio

Consolati Giorgio, la muta qualcuna la sta facendo “differenziata” , proprio a Ge, ma non ha compreso ,( bastava leggere la Tua presentazione), la funzione del “pannolone “ , e la dispersione dell’arteria femorale, etc e si limita a fare gambe e avambracci da5 su muta da7 o simili .

Sono proprio finite!E non ho più intenzione di commercializzarle, ne ho spiegato le ragioni in un post precedente (non mancano certo gli artigiani che sarebbero disposti a produrle su mio progetto).

Tante mie soluzioni sono state , nel tempo, volgarizzate.

Chi ha qualche anno sulle spalle, come me, si ricorderà che negli anni 70 c'era solo Valerio Grassi a costruire l'arbalète italiano (prima ancora Petrali lo faceva proprio col fusto di legno a osso di seppia ma con produzione molto limitata, quasi sconosciuta fuori Milano). Dopo i miei video e la mia prima produzione di Jedi gli <arbageppetti> sono spuntati come funghi e ora non si contano gli artigiani che sperano di arrivare alla fama (fame) con le loro creazioni più strane e fantasiose, dimenticando i principi fondamentali degli arbalètes: la semplicità, la maneggevolezza, costi ridotti e la precisione.

Un attrezzo semplice, per essere funzionale, bisogna studiarlo e non basta essere un falegname per progettare e costruire un arbalète col fusto in legno. Purtroppo si crede che un bel <legno - soprammobile> peschi bene!
La volgarizzazione: in questo caso è stato sottovalutare lo studio balistico, dando importanza a prestazioni che spesso non servono e non fanno parte della <specializzazione> di questo fucile.

Come dice bene Flavio anche la muta a spessore differenziato è stata volgarizzata nella muta con braccia e gambe di neoprene più sottile ( nessuno allega ad esempio il copri-cappuccio).

In tutti questi passaggi si perde la scienza legata all'evoluzione delle attrezzature, e non è colpa solo di chi produce ma anche di chi compra!