Guardando meglio alcuni fotogrammi dei miei spari, ho notato che seppur mi sembri di essere molto preciso, la traiettoria dell'asta non è il prolungamento perfetto del fucile ma la punta si impenna un pò, ed infatti parabolo. Non vorrei automatizzare una compensazione sbagliata. Forse soffro un pò di braccino ma mi piacerebbe sapere se sono l'unica "sega" a sparare così, o se invece una certa tolleranza è normale. Forse devo concentrarmi di più sul pollice...
Forse questo dubbio può essere utile anche ad altri...
Ho letto gli articoli in archivio sull'argomento e cerco di irrigidire, l'armamento è potente ma non esasperato.

Vedendo quella foto mi sono ricordato di quando provai a montare sul saber100 (vecchio modello), il Pot. 1 sulla prima puleggia e un elastico circolare con Archetto propulsore sulla seconda puleggia. Quando premevo il grilletto che non aveva nemmeno il mecc. di sgancio a rullino, mi sembrava di impugnare una bomba, il rinculo era così forte che i tiri venivano tutti bassi di oltre mezzo metro dal centro del bersaglio.
Nel tuo caso forse c'è anche l' effetto ottico comunque ci vorrebbero altre info.
-asta: diametro e posizione dell'aletta.
-elastici: diametro e allungamento % .
-fucile : saber nuovo modello o vecchio? Il grilletto lo senti duro quando spari?

grazie della risposta!
asta da 7 aletta sotto
Elastici 16/1 al 290%
Saber 90, grilletto morbido come burro fuso.

In un vecchio studio balistico ho descritto il <momento di rinculo> degli arbalètes, per le armi di superficie detto <rilevamento> o <impennamento>. L'ho descritto come prodotto dalla <coppia> composta dalla forza di trazione degli elastici che passa, approssimativamente, lungo l'asse del fusto e la reazione della mano che invece è disposta su un asse più basso.
Questo impennamento si nota anche nelle pistole , tant'è che i top gun tengono la pistola con due mani.

Non è un fenomeno fisico che si possa eliminare, l'unica accortezza sta nel serrare bene le dita della mano che stringe l'impugnatura, spingendo contemporaneamente in avanti il fusto con la sella <pollice - indice>.

La tecnica di tiro è diversa per ciascuno di noi e in questa abbiamo sempre da imparare dal tiro a segno subacqueo.

Prova a farti riprendere mentre fai dei tiri.... fatti fare un paio di riprese laterale e da dietro... così si potrebbe capire meglio!

Grazie di tutto! Cercherò di migliorare perché è una goduria quando le cose funzionano perfettamente.

Ho notato che nei tiri verticali dall'alto in basso (relitti, pareti &c), dove forse il rinculo è più facile da gestire, escono delle cose incredibili. Oltretutto le sagome sono anche piu'piccole. Parlo delle groppe di pesce bianco, non di bestioni. Se riuscissi ad automatizzare la giusta tecnica anche sul piano orizzontale sarei a cavallo .

Mi chiedevo anche se la maggior parte di "noi"non esageri con la potenza, rendendola disfunzionale. Mi spiego meglio, scusate se l'argomento è banale...

Io il saber90 lo uso tutto l'anno e mi fa il 99% di pesci sparati entro 4 mt <= ad 1 kg. Spesso sparati da posizioni scomposte, al volo, col polso girato ecc., pena una coda che si allontanera'per sempre.
Avendo la fortuna di avere un'arma che spara dritta e forte relativamente con "qualsiasi" allestimento, non trova il suo armamento ideale con una gomma da 17.5, asta da 6.5 bella appuntita, magari con Apro (ma ancora l'invenzione devo capirla bene) o giù di lì.
Perderò un pò di velocità e di penetrazione ma come gittata non credo tantissimo e mettendo sulla bilancia pro e contro non so...
È vero che a volte ho benetto la superpotenza ma è anche vero che ad essere onesti in quelle occasioni ho avuto la netta sensazione di aver bisogno semplicemente di un segmento più lungo.

Ecco, ora lapidatemi pure .

Nessuno ti lapiderà hai detto cose giuste

Comunque se vuoi maggiore precisione devi aumentare la massa del fucile mantenendo invariato sia l'asta che gli elastici.
La massa si aumenta aggiungendo piombo oppure prendendo il nuovo modello che se non sbaglio dovrebbe avere una massa maggiore.

In generale la mia personale esperienza sugli errori per i tiri lunghi, è che se anche sparando sempre col braccio e polso rigidi, persino durante la stessa pescata, ci sono tiri che mi vengono precisissimi anche se al limite della portata e altri che vengono sbagliati. La ragione è sempre un errore di regolazione del puntamento che pratico col polso sul piano vertile.
Spesso prima di scoccare il tiro mi rendo conto che c'è qualcosa che non va e il tiro va sbagliato.
Quel qualcosa che non va accade quando non "ricordo" istantaneamente di quanto devo abbassare o alzare il polso.
Questo mi accade quasi esclusivamente nel periodo invernale-primaverile perche durante l'inverno tra malattie e mare grosso si pesca molto meno e un po perdo la "memoria dell'automazione del gesto".
Ovviamente sono da escludere i tiri fatti cercando di anticipare un pesce che fugge velocissimo, spesso mi vengono troppo anticipati.
Come all'opposto i tiri fatti in ritardo su pesci che ovviamente si erano già spostati dalla linea di tiro al momento dello sparo. Oppure quando migliorando di molto la visibilità tra una pescata e l'altra perdiamo i riferimenti sulle distanze e quindi tiri che sembrano a portata sono in realtà fuori portata.

Io come puntamento credo di essere una macchina . A parte la battuta, a meno di condizioni veramente estreme punto bene, le più volte senza mirare in un senso vero e proprio. L'oleo mi ha abituato a questo e col saber mi risulta di una facilità (e di una figata) esagerata. Per questo devo risolvere il mio difetto!