Riguardo al gusto estetico,non credo si possa argomentare in alcun modo....è puramente soggettivo,si può non condividere ma punto.Le considerazioni di carattere tecnico/balistico sono state argomentate e supportate da sperimentazione solo da Giorgio fino ad oggi.Io dopo anni di "sparalucertole" di ogni marca e modello rimango convinto che sia fondamentale imparare a pescare,perchè io impugno il Saber 100 Di Giorgio (uno dei suoi prototipi campione con tanto di firma)e se compio un errore nel percorso d'agguato il sarago o l'orata fuggono lo stesso.....Vero è che il mio Saber spesso mi ha consentito tiri (e catture) a distanze aliene per altri attrezzi da pesca.E non perchè la loro gittata non lo consenta....ma perchè sono spesso imprecisi.Sono assolutamente contrario a spendere cifre che superano i mille euro x un'arbalete.I prezzi del lavoro di Giorgio mi sembrano onesti in rapporto alla qualità dei suoi attrezzi,sapere che sono frutto dell'esperienza derivata da ore di pesca e sperimentazione mi lascia tranquillo e piacevolmente soddisfatto.BUON BLU

Appunto gusti, per il mio modesto parere i Giman fanno cagare sia come massa che come impugnatura che come settaggio. Poi ognuno ha i propri gusti, stop. Se poi io compro una chitarra in Pallissandro Rio (ormai vietato), pregiatissimo legno dalle venature stupende, ma poi il suono non esce, la tastiera difetta ecc...posso imparare a suonare bene quanto vuoi, ma se lo strumento non va....non va...Ognuno sceglie un'arma in base alle proprie esigenze e i propri gusti. Io non ho messo a paragone nessun fucile con i nostri saber, ho solo descritto ciò che mi ha colpito o meno all'eudi. Concordo in pieno ciò che ha scritto Tony. Buon blu!!

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Mario ti non stavo assolutamente criticando il tuo punto di vista, o solo espresso il mio riguardo due fucili

Danilo ma figurati!! scherzi! ?!? Ragazzi ognuno di noi ha gusti differenti ed è giusto che sia così. La scelta di un'arma, come quella per me di una chitarra classica, o per un ciclista di una bici, è dettata da molteplici fattori, tutti più o meno importanti ma comunque soggettivi. Io personalmente non spenderei 800€ per un Giman, c'èchi lo fa ed io ne rispetto la scelta anzi, ne sono anche felice per lui se si trova bene. Io personalmente guardo anche l'estetica dopo le qualità balistiche, specialmente se si spendono soldini. È vero che un fucile da pesca serve per cacciare, ma anche l'auto serve per spostarsi eppure c'è gente che spende fior di milaeuro per avere il top in motorizzazione e design. Che dire raga io amo le more con gli occhi verdi molto formose alte non meno di uno e settanta, dai vediamo cosa mi dite adesso??? ahahahaha

Sto ancora pensando alla storia della fucilata.....non ho parole

Mario ti piacciono le brutte vedo

E' indubbio che l'estetica di un fucile subacqueo ha la sua importanza per invogliare il pescatore all'acquisto!
Le forme e i colori suggestionano l'inconscio del cacciatore come le forme femminili suggestionano l'eros del maschio ... IO però devo ammettere che come l'ho fatto con certe <cozze>, non mi è capitato con le più belle donne che ho frequentato nelle mia vita.
Morale dell'iperbole caccia-eros: nella prima scelta <tutto parte dalla testa> nel gusto personale, ma il valore tecnico alla fine prevale nelle scelte definitive.
Aggiungo una postilla: <trovarsi bene>, capire l'attrezzo fino a entrarne in sintonia, senza questa fusione, indipendentemente dalle qualità del cacciatore, non si raggiungono i risultati sperati.

Ho sempre sostenuto che bisogna entrare in sintonia con i miei Jedi o Saber: la balistica è diversa da quella degli altri attrezzi da pesca, serve un lungo o breve <apprendistato>, dipende dai soggetti, ma i risultati , quando si stabilisce il feeling, sono evidenti dalle clips delle mie catture e dei numerosi clienti che hanno imparato ad usarli!

In questa analisi , lasciamo perdere la progettazione, la mia cultura di ingegnere fluidodinamico e le mie ricerche, alcune parti del fucile, nel <gusto comune> sono brutte: l'impugnatura con l'appoggio del pollice all'inizio mi sembrava improponibile, veramente oscena nella sua forma.
Per brandeggiare il fucile verso sinistra appoggiavo l'indice sul fusto adiacente al dito e spingevo, ma per il brandeggio a destra mi mancava l'appoggio per le dita. "Datemi una leva e vi solleverò il mondo" ma più che di leva, alla impugnatura sul lato sinistro mancava il <braccio di leva> e il <fulcro>.
Alcuni possono pensare che la mia impugnatura sia una scopiazzatura delle impugnature delle pistole da tiro delle armi di superficie, invece è nata da una esigenza pratica che non esiste nelle armi da sparo: il brandeggio in un mezzo denso! Alla fine ciò che è venuto fuori non ha mai soddisfatto il mio gusto estetico, eppure non riuscire più a pescare con la vecchia impugnatura e non è detto che questa cambi in una forma più integrata con la <linea> del fusto.

Esatto, concordo in pieno!! A proposito di impugnature, volrvo porre una domanda. Ho notato sempre all'Eudi che alcuni fucili hanno la sella indice pollice molto più alta dei nostri fucili. Praticamente, in fase di puntamento, l'indice è in linea con il resto del braccio. Non so se mi sono spiegato bene!! Maestro cosa ne pensa?

Partiamo dal presupposto che non abbiamo nulla da imparare dalle scopiazzature degli altri, nella ricerca e nella sperimentazione sono molti anni in avanti rispetto alla concorrenza, sia per cultura sia per pratica in mare.

Premesso questo si può approfondire il dibattito sulla posizione di due dita fondamentali per l'impugno: POLLICE - INDICE
Nella cultura delle armi da sparo queste devono disporsi parallele, formare una <forcella> nella quale insaccare l'impugnatura. Devo osservare però che anche l'inclinazione delle impugnature delle armi da sparo di terra rispetto al fusto, sia sul piano verticale e longitudinale del fusto sia rispetto a questo piano dello stesso piano mediano della impugnatura, sono assai diverse.
Perché l'uso è differente! Ci sono delle similitudini ma niente di più.
Spesso noi pescatori subacquei tiriamo con notevoli sforzi dei muscoli della mano sulla impugnatura per correggere il puntamento, quando nel tiro con le armi da sparo viene consigliato di sfiorare appena il grilletto, la linea dell'avambraccio in linea con la canna dell'arma. Noi non possiamo rispettare queste regole per ovvi motivi. Nell'ultima versione della mia impugnatura l'ultima falange del pollice punta verso il basso e si aiuta nel rendere più salda la presa sull'impugnatura. Nessuno di noi punta la preda a braccio disteso (non sempre c'è il tempo per farlo)e la <presa salda> risulta più importante di tutte le regole del tiro a segno tenuto conto che l'entità del rinculo nei nostri fucili è ben diversa da quella delle armi da sparo.