Ho letto che qualcuno impiega il SJ (verosimilmente con asta 7.5) con tre elastici;piu' a titolo di curiosita' che per una reale volonta' di mettere in pratica tale armamento mi piacerebbe sapere da Giorgio il rapporto "costo-beneficio" di questa scelta e se in proposito ha dei dati oggettivi.

Sono andato a ritrovare le tabelle delle velocità rilevate in 4 prove Supejedi tre elastici Primeline all% 300% asta da 7.5 x 140 cm

25-23.75-22.5-17.5 m/sec
26.25-22.5-18.75 m/sec
23.75-22.5-22.5-18.75 m/sec
26.25-21.25-21.25 m/sec

L'ultima velocità rilevata nella serie era intorno ai quattro metri della misurazione sulla vasca , ovvero tre metri circa dalla punta del fucile. La differenza di queste serie di velocità sono dovute ai diversi punti dove sono state rilevate , trattandosi di velocità medie e non potendo rilevarle negli stessi punti impiegando una videocamera normale a 25 fotgr /sec.(i cui fotgr. non partono in sincronismo col grilletto...)
Come si vede sono velocità molto basse per un Superjedi
E come ho scritto in un altro post la punta dell'asta finiva sempre bassa sul bersaglio , fenomeno rilevato anche da me e Cico nelle prove in mare su pesci/bersaglio, insomma su padelle in mare o pesci presi sistematicamente "bassi"

Giodap ha scritto:
Il Supejedi a tre elastici...una personalizzazione rischiosa!
Ho provato questa soluzione,se non ricordo male era presente Cico alle prove in vasca, ed abbiamo valutato che l'incremento di potenza elastica del fucile finiva a scaldare l'acqua per l'effetto Joule: balistica strana con la punta dell'asta che finiva sistematicamente in basso!
Concludendo la grande spinta non riusciva ad ottimizzarsi in una balistica corretta e una adeguata energia cinetica dell'asta. Anche in questo caso non sono stato a farmi delle pippe mentali:
non andava bene > via!
Il Megajedi al contrario è devastante : potenza installata , massa dell'asta , massa del fusto rinculante sono armonizzate, è il fucile che offre la maggior velocità dell'asta sul bersaglio , la maggior massa di impatto e un'ottima precisione. Ma non è un fucile per tutti!

Riporto la risposta di Giorgio da un altro argomento.

Credo che tutto cio' non faccia che confermare come strade teoricamente percorribili si rivelino del tutto fuorvianti alla prova pratica dove per prova pratica intendo una raccolta di dati oggettiva.
A questo punto mi chiedo come si possano produrre e commercializzare fucili senza la possibilita' di testarli "scientificamente" e soprattutto come fa la gente a comprarli.
Potenza del marketing!

Il marketing si sta spostando dalle riviste cartacee e dai negozianti, al web dove assistiamo al recente proliferare di "tecnici", "scienziati" della più moderna arbaletologia. Se poi andiamo a vedere i loro studi sono spesso inconcludenti dal punto di vista pratico, a me e a Cico è bastata le tabella riportata nel post precedente una decina di tiri bassi sul pesce per bocciare una soluzione tecnica, sulla quale magari qualche altro produttore avrebbe parlato di "precisione chirurgica" di "castagna incredibile" , la serietà di un marchio e di una azienda si costruisce col tempo, con la sua ricerca resa pubblica e con i clienti che vanno in mare e sono soddisfatti!
Devo solo rimarcare che le prove, i test di routine, io li eseguo con normalissima camcorder che chiunque può acquistare con pochi euro, qualunque azienda può eseguire delle prove con poca spesa scarso "investimento" (rapportato alle migliaia di euro spesi nelle pagine pubblicitarie sulle riviste) determinando tutto ciò che da un punto di vista balistico è "sensibile" cioè rimarchevole, determinante per valutare un vero complesso di caratteristiche balistiche dell'arbaléte.
Lo ripeto: non basta misurare la velocità dell'asta, bisogna vedere anche dove va!
Se la fotocamera con la quale fate le clips così interessanti delle vostre catture la fate usare al vostro compagno di pesca che si pone perpendicolare alla linea di tiro e filmate il tiro del vostro fucile, potete valutarne subito le caratteristiche balistiche, ma potete anche controllare se l'asta va storta (forse è ora di cambiarla)se non avete una buona tecnica di tiro, se l'armamento che avete fatto non è opportuno ecc.
Se poi vi cotruite un telo graduato da porre dietro la linea di tiro potete risalire anche alle velocità medie dell'asta, insomma potetefare uno studio completo.
Che senso ha avere sistemi di misurazione che stabiliscono che la massima velocità di lancio è 27.325 m/sec quando a voi interessa sapere se esce a 25 o 27 m/sec e già vuol dire tanto questa differenza!
I metodi di indagine ci sono, li ho prosti io più di cinque anni fa perchè così in pochi li adottano?

Doctor ha scritto:

Credo che tutto cio' non faccia che confermare come strade teoricamente percorribili si rivelino del tutto fuorvianti alla prova pratica dove per prova pratica intendo una raccolta di dati oggettiva.
A questo punto mi chiedo come si possano produrre e commercializzare fucili senza la possibilita' di testarli "scientificamente" e soprattutto come fa la gente a comprarli.
Potenza del marketing!


Giodap ha scritto:

I metodi di indagine ci sono, li ho prosti io più di cinque anni fa perchè così in pochi li adottano?


a qualcuno interessa solo vendere, non darti ragione ...... e la competenza non e' un optional!

Questa vicenda la dice lunga.
Si evince subito che modificare il proprio fucile di testa propria senza una verifica reale e non soggettiva porta a finte soluzioni che inficiano il funzionamento dell'attrezzo.
Serve a capire come siano poco veritieri i tanti video, erroneamente definiti "test", che circolano in rete.
Se aggiungere un elastico di uguale diametro con lo stesso allungamento percentuale degli altri porta a queste conclusioni, immaginate cosa accade nei tanti fucili che propongono tutta una serie di optional, come terza gomma (magari di diametro differente), due/tre tipi di asta, ecc...
Per non parlare dei tanti cilindri di alluminio o carbonio che vendono con due buchi in testata ma con un solo elastico di serie.
Un fucile è il risultato un progetto lungo e complesso dove ogni componente ha il suo peso.
Questo episodio dimostra come una conseguenza scontata, come l'aggiunta di un elastico mi dà una prestazione più potente, non sia affatto così scontata.

Caspita San, lapidario ma efficace nel commento

Aggiungerei che un po' tutti dovremmo fare un minimo di autocritica:lanci la prima pietra chi non ha montato elastici piu' corti o piu' spessi,non ha tolto un variatore di potenza o aggiunto un circolare ecc.ecc.
L'importante e imparare dai propri errori e non reiterarli.

Doctor ha scritto:
Aggiungerei che un po' tutti dovremmo fare un minimo di autocritica:lanci la prima pietra chi non ha montato elastici piu' corti o piu' spessi,non ha tolto un variatore di potenza o aggiunto un circolare ecc.ecc.
L'importante e imparare dai propri errori e non reiterarli.


Sai Doctor io non ho mai apportato modifiche al mio fucile!... forse l'avrei fatto ma non c'e' stato tempo.
la Fisica studiata all'industriale tanti anni fa non e' stata sufficente a progettare un arbalete, ma ha capire che modificare la propulsione di un fucile significa cambiare tanti parametri nella balistica.
allora prima di cimentarmi a sostituire solo il diametro degli elastici ho iniziato a documentarmi sulla rete; e dopo aver letto un po' di stonzate si e' aperto il sito di Giorgio ed e' stato "amore a prima vista"! ho divorato i suoi articoli (in senso buono)dicendomi -"finalmente uno che non dice cagate"- quando 'e arrivato il momento piu' propizio ho acquistato due Jedi .... che non verranno mai modificati!