Ecco la foto del bloccaggio dell'asta sulla squadretta senza utilizzare l'o-ring, tramite l'ottima alternativa della sagola.
Non ricordo più quale fosse la discussione, evidentemente il titolo non rispecchia il contenuto, così ho aperto un nuovo post. E' un dubbio frequente e merita un post separato

Vi anticipo che la foto è stata vidimata dal maestro quando acquistai il fucile, avendo il dubbio decisi di scattarla per essere certo di non sbagliare.



Si passa il terminale in nylon da sotto a sopra, il nylon riscende nella stessa posizione che assume quando non blocca l'asta.
Nella foto, la passata è lasciata volontariamente larga per mostrare bene il movimento.
Personalmente uso sempre l'o-ring, ma ritengo questo sistema un valida alternativa in caso di perdita o rottura di uno dei due OR.
Chi non fosse convinto, può simulare a mano l'uscita dell'asta al momento del lancio, si renderà subito conto che la sagola viene trascinata in modo rettilineo e senza ingarburgliarsi.

Ritengo molto utile questa foto per gli utenti meno esperti, in effetti è una domanda che ricevo spesso in via privata.
Nella foto la sagola in monofilo è molto grossa (160) ora anche il monofilo è stato oggetto di studio per quanto riguarda la resistanza idrodinamica di attrito, ho cambiato tipo di monofilo preferendone uno di qualità, e molto più sottile.
Cosa mi disturba in questa soluzione di bloccare l'asta sul fucile è la memoria nel filo che inevitabilmente resta della piegatura che vedete nella foto: quando l'asta esce definitivamente dal fucile trascina dietro un filo che è imparrucato e offre una maggior resistenza idrodinamica. Sarà una mia fissazione perchè non ho misurato la differenza tra una sagola liscia ed una imparrucata, però raramente uso questo metodo preferendo il sistema Oring

Rieccomi al forum dopo una settimana di pesca invernale in Croazia.Volevo chiedere a Giorgio che influenza puo' avere il monofilo sulla gittata del fucile.Ricordo che molti anni orsono,su una rivista del settore,un pescasub francese,credo Salvatori,diceva di sparare ai dentici che non volevano saperne di avvicinarsi,senza sagola e di colpirli da distanze impensabili (piu' di 10 mt!!!) anche se poi ne recuperava solo una parte che si intanava nelle immediate vicinanze (quanti morti inutili....).
Se la cosa fosse vera,e non ho motivo di dubitarne visto lo spessore del personaggio,la differenza sarebbe piu' che sostanziale.

Saluti Fabrizio

Abbiamo fatto delle prove veloci in piscina con un sistema ideato da Arba Arba.
Ho usato il mio SuperJedi Cobra, con asta da 7x140 (o 145? boh!) ed elastici che avevano più di un anno. Il monofilo utilizzato è quello che utilizzo abitualmente ed era già montato: è un "cavo da funivia" in nylon da 160. Era vecchio, rigido e pieno di memorie.
Alla distanza di 5 metri con il monofilo il tempo impiegato è stato mediamente di 285 millesimidi sec (V media 17,54).
Senza monofilo 245 millesimi di sec (V media 20,41).
Le prove sono state condotte sparando come in pesca e misurando il tempo dallo sgancio all'arrivo sul bersaglio (distanza dalla punta dell'asta appunto di 5 m).
Sono prove preliminari, fatte per testare il metodo di misura, non le prestazioni dei fucili. Comunque qualcosa sull'influenza del monofilo si può già valutare.
Sono in programma prove più complete (sempre con sistemi di misura realizzati da ArbaArba) per testare le diverse metodologie di misura.
Fooorse, solo in un secondo tempo, si passerà alle misure su fucili di serie.

Come scrive Fulvio l'influenza è di rallentare di 2 m/sec circa la velocità media dell'asta su un bersaglio posto a quattro metri. In termini di gittata può dipendere dal tipo di asta (composizione acciaio , fattura dell'asta ecc.) e dalla velocità di lancio dell'asta che raggiunge il fucile in questione. Io affronterei il problema, se così si può chiamare, da un altro punto di vista: bisogna vedere per quanti metri prosegue secondo una traiettoria rettilinea perchè se il tiro è parabolato magari raggiungi grandi gittate, ma di prendere il pesce non se ne parla...
Questo è anche il limite delle arbapippe che alcuni personaggi propongono su siti e forum, non si deve perdere la prospettiva di quello che deve fare l'arbaléte: colpire e catturare il pesce in tutte le condizioni operative nelle quali si viene a trovare il pescatore subacqueo. Non entro nel merito del comportamento del "grande pescatore" francese.
In conclusione sostenere che un arbaléte tira ad esempio a 7 metri non vuol dire nulla e non voglio cadere in questo discorso, ne perdere tempo a misurare quanti metri fa l'asta senza sagola, tanto non ne possiamo fare a meno ...sappiamo però che è meglio che faccia la minor resistenza idrodinamica possibile , quindi ridurre il diametro del filo e cambiarlo spesso per evitare che le pieghe e le memorie delle piegature producano un maggior freno idraulico