Una considerazione del tutto teorica (o no!?).
L'asta, da qualunque arnese sia lanciata, ha una massa data (m) e quando raggiunge un pesce ha una velocita' data (v). La sua energia cinetica e' T=1/2*m*v^2, e sin qui tutti d'accordo. Consideriamo che il pesce sia grossotto, quindi l'asta rimanga incastrata nel pesce. Siamo in presenza di un urto anelastico, l'asta non rimbalza ma si "fonde" con il pesce. In questi casi si conserva l'impulso ma non l'energia cinetica, parte dell'energia cinetica viene spesa nel lavoro necessario all'asta per farsi strada nelle povere carni dell'animale. La conservazione dell'impulso si scrive m*v= (m+M)* V, dove M e' la massa del pesce (corretta se si vuole essere un po' piu' realistici aggiungendo la massa dell'acqua spostata nel movimento, indotto dall'asta, del pesce colpito; nel caso di urto tra navi si tiene conto che la massa dell'acqua spostata e' circa una volta e mezzo la massa della nave) e V e' la velocita' del "blocco" pesce asta subito dopo l'impatto. L'esempio di un urto navetta (asta) navona (pesce) con incastro di una nell'altra puo' aiutare ad immaginare quello che sto descrivendo. L'energia cinetica dopo l'urto e' quindi Tdu=1/2 (m+M)*V^2, usando la conservazione dell'impulso ricavo V=m*v/(m+M) per cui Tdu=1/2*m^2/(m+M)*v^2. La differenza tra T e Tdu e' l'energia che viene utilizzata dall'asta a penetrare il pesce, un dato a cui siamo interessati.
T-Tdu=1/2*m*v^2*M/(m+M).
Quindi il rapporto M/(m+M) indica la frazione di energia cinetica che viene trasformata in energia di penetrazione, piu' questo rapporto e' vicino ad uno (chiaramente a parita' di energia iniziale T) piu' il nostro colpo e' penetrante.
Quel rapporto e' uno (cioe' tutta l'energia cinetica viene usata per penetrare) nel caso che M sia molto maggiore di m (il limite di M "infinito"), siamo in presenza di un bersaglio fisso ma penetrabile (una grossa tanica bloccata sul fondo piena di sabbia). In questo caso l'energia di penetrazione (proporzionale come si e' visto a M/(m+M)) non dipende da m (ricordo, m = massa dell'asta), quindi a parita' di energia iniziale T le aste di massa diversa dovrebbero avere su un bersaglio fisso lo stesso effetto.
Ma se il bersaglio non ha massa "infinita" (qualche chilo di pesce contro qualche etto di asta) il rapporto M/(m+M) ci dice che contro ogni intuizione l'asta piu' "cattiva" e' quella (sempre pensando che tutte abbiano la stessa energia cinetica al momento dell'impatto) piu' leggera: M/(m1+M) e' maggiore di M/(m2+M) se m1 e' minore di m2.
Tutto questo a livello puramente astratto. Tra l'altro abbiamo ammesso di colpire il pesce nel suo baricentro per non complicare con energie di rotazione.
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