Sandro, alcune osservazioni di Sergio sono corrette, tuttavia la presenza delle palamite nel Mediterraneo , ultimamente è rara!
La difficoltà della loro cattura sta nello scoprire qual'è il loro percorso migratorio e il periodo nel quale <passano>.
la scelta dei punti di appostamento è fondamentale, non solo, anche la quota alla quale appostarsi è importante altrimenti le vedi passare o più in profondità o più in alto sopra di te.
Altro fattore necessario per la cattura è individuare il senso di marcia , altrimenti, le vedi sfilare da dietro, sopra di te per un tiro quasi impossibile ...
Nel mar canario la presenza è più marcata soprattutto nel periodo invernale ( il loro momento riproduttivo).
Ho scoperto alcuni punti di passaggio che mi permettono di avvistare anche una decina di esemplari a battuta, la cattura poi è questione di fortuna perché, come scrive Sergio, non rispondono al controllo territoriale, vanno per la loro rotta e basta.
Tuttavia, se si è individuato il senso di marcia ma l'appostamento non è giusto, si può correggere la posizione con un'azione di agguato mimetico solo se ci si trova vicino al terreno ( in acqua libera è impossibile perché il pesce si allontana). Il pesce, di solito, nuota dritto nella direzione del suo asse longitudinale, non compie degli scarti bruschi ad esempio come la spigola ed è sufficiente disporsi sotto la traiettoria prevista per il loro passaggio per arrivare a tiro.
Per queste catture uso il Saber 90 classico , armato con asta da 7 mm, dato che serve una certa gittata utile.
In altro post descriverò un altra tecnica.
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